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Perché ignorare l'ergonomia sul posto di lavoro potrebbe costarti caro

L'ergonomia è un elemento fondamentale per qualsiasi ambiente di lavoro, ma è particolarmente importante nell'industria. Ignorarla non solo può costare a un'azienda in termini di produttività, ma può anche comportare costi legali e di salute per i lavoratori.

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Cos'è l'ergonomia?

L'ergonomia è lo studio scientifico dell'interazione tra le persone e i sistemi con cui lavorano. Essa si concentra su come migliorare l'efficienza e la sicurezza delle operazioni produttive, ottimizzando questa interazione. L'ergonomia, in ambito professionale, può coprire diversi ambiti, dai layout fisici dei luoghi di lavoro, come l'industria, alle interfacce utente dei computer.

Nel contesto industriale, l'ergonomia può riferirsi all'organizzazione delle postazioni di lavoro, alla progettazione di attrezzature e macchinari e alla formazione dei lavoratori su come utilizzare questi strumenti in modo sicuro ed efficiente.

Il costo dell'ignorare l'ergonomia

Ignorare l'ergonomia può avere un impatto significativo su un'organizzazione. Dal punto di vista della produttività, i lavoratori che si sentono a disagio o che soffrono di infortuni legati all'ergonomia possono non essere in grado di lavorare al massimo delle loro capacità. Questo può portare a ritardi nella produzione, ad un aumento dei costi e a una diminuzione della qualità del lavoro.

Ancora più rilevante la relazione con la salute: ignorare l'ergonomia può portare a una serie di problemi per i lavoratori. Questi possono includere affaticamento, dolori muscolari e articolari e, in casi più gravi, disturbi muscolo-scheletrici a lungo termine. Questi problemi possono a loro volta portare ad assenze per malattia, aumentando ulteriormente i costi per un'organizzazione.

In Italia, i disturbi muscoloscheletrici sono la principale causa di malattia professionale, con un aumento dell'88% tra il 2010 e il 2017. Questi disturbi, che includono affaticamento, dolori muscolari e articolari e, in casi più gravi, alterazioni muscolo-scheletriche a lungo termine, rappresentavano meno del 40% del totale delle malattie professionali segnalate nel 2008. Tuttavia, nel 2019 la loro quota è salita a quasi il 70%.

L'industria è il terzo settore più colpito, con il 23,5% di cause di malattia per infortuni muscolo-scheletrici. Il lavoro ripetitivo è la causa del 64% dei casi accertati di lesioni agli arti superiori, mentre il sollevamento è la causa del 55% dei casi di disturbi alla schiena.

Nel nostro paese, circa 1 persona su 4 soffre di lombalgia, cioè il 25% della popolazione. Si stima che il 60% dei lavoratori ne soffra durante la loro carriera e nel 10% dei casi la condizione diventa cronica. Non a caso, il mal di schiena professionale rappresenta circa il 33% di tutti i costi sanitari e di sicurezza sociale/assicurazione dei lavoratori, con un costo stimato di 7,9 miliardi all'anno. In Italia, l'assenza da lavoro di 1 lavoratore su 2 è dovuta da disturbi muscoloscheletrici: essi sono la causa del 50% delle assenze dal lavoro e del 60% delle inabilità lavorative permanenti.

Infine, anche dal punto di vista legale le aziende hanno un dovere di cura nei confronti dei loro lavoratori. Se un lavoratore si infortuna a causa di cattive pratiche ergonomiche, l'azienda potrebbe essere ritenuta responsabile. Questo può comportare multe, azioni legali e danni alla reputazione dell'azienda.

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L'importanza della normativa UNI ISO 11228-1

Rilevante in tema di ergonomia è la normativa UNI ISO 11228-1, che fornisce linee guida per la manipolazione manuale dei carichi in un contesto lavorativo. Essa si concentra su come evitare infortuni e malattie legati alla manipolazione manuale, un aspetto comune del lavoro industriale.

Questa normativa è un importante strumento per le aziende che cercano di migliorare le loro pratiche ergonomiche. Aiuta le aziende a capire quali sono i rischi associati alla manipolazione manuale dei carichi e come questi possono essere mitigati. Ignorare questa normativa può comportare non solo un aumento del rischio di infortuni per i lavoratori, ma anche possibili sanzioni legali.

L'adozione e l'attuazione di questa normativa può aiutare le aziende a prevenire problemi ergonomici prima che si verifichino, migliorando così la salute e il benessere dei lavoratori e la produttività complessiva.

Comportamenti non ergonomici nell'ambito industriale

In ambito industriale, si assiste a numerosi comportamenti non ergonomici che possono portare a infortuni e problemi di salute a lungo termine. È importante riconoscere e correggere questi comportamenti per migliorare la sicurezza e l'efficienza sul posto di lavoro.

Uno dei comportamenti più comuni è l'uso improprio del corpo durante il sollevamento e il trasporto di oggetti pesanti. Questo può includere il sollevamento che pone sotto-sforzo la schiena, il trasporto e la movimentazione di carichi troppo pesanti, o il sollevamento di oggetti senza un adeguato supporto o attrezzatura.

Un altro comportamento non ergonomico comune è l'adozione di posture scomode o innaturali per lunghi periodi di tempo. Questo può includere il piegarsi o il torcersi in modo eccessivo, il lavorare in posizioni ristrette o scomode, o il mantenere la stessa posizione per un periodo di tempo prolungato senza fare pause.

L'uso di appropriate attrezzature e strumenti può essere un alleato per migliorare il layout ergonomico di un'azienda. Ad esempio, le piattaforme elevatrici possono essere strumenti fondamentali per supportare l'ergonomia di un lavoratore. Questi dispositivi versatili hanno la capacità di adattarsi ad un'ampia varietà di contesti per facilitare il lavoro, ridurre lo sforzo fisico e minimizzare il rischio di infortuni legati all'ergonomia.

Prendiamo ad esempio un'azione che produce mobili per l'arredamento. Questi prodotti, spesso grandi e pesanti, devono essere manipolati con cura per evitare infortuni, sia nelle fasi del montaggio che in quelle della movimentazione. Se il mobile in costruzione viene posizionato su una tavola di sollevamento industriale, il montatore può facilmente regolare l'altezza dell'armadio in modo da lavorare in una posizione confortevole. Ciò significa che può evitare di piegare la schiena, di stendersi per terra o di arrampicarsi, riducendo così il rischio di infortuni e migliorando l'efficienza del suo lavoro.

Questo concetto si applica anche ad altri settori industriali. Per esempio, nei settori dell'automobile e dell'aerospaziale, le piattaforme elevatrici possono essere usate per posizionare i veicoli o i componenti del velivolo ad un'altezza ottimale. Ciò consente ai lavoratori di raggiungere facilmente le aree su cui devono operare, senza dover fare movimenti innaturali o sforzarsi eccessivamente.

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In Conclusione

L'ergonomia sul posto di lavoro è essenziale per garantire la salute e il benessere dei lavoratori, nonché per migliorare la produttività complessiva dell'azienda. Adottare comportamenti ergonomici e strumenti appositamente dedicati come le piattaforme elevatrici conduce ad un miglioramento significativo della salute dei lavoratori, riducendo il rischio di infortuni e malattie legati all'ergonomia. Inoltre, l'ergonomia può migliorare l'efficienza e la produttività complessiva dell'azienda, riducendo i tempi di fermo e aumentando la qualità del lavoro svolto.

Quando le aziende adottano pratiche ergonomiche, i lavoratori possono beneficiare di una riduzione significativa dei disturbi muscolo-scheletrici, come l'affaticamento, i dolori muscolari e articolari e le lesioni a lungo termine. Ciò significa che i lavoratori possono essere più produttivi, essendo in grado di lavorare al massimo delle loro capacità senza dover preoccuparsi dei rischi per la loro salute. Inoltre, i lavoratori sono meno esposti ad assenze a causa di malattie legate alla postura, riducendo così i costi per l'azienda.

Oltre a migliorare la salute dei lavoratori, l'ergonomia può anche migliorare l'efficienza del lavoro svolto. Utilizzando strumenti di sostegno come le piattaforme elevatrici, i lavoratori possono eseguire i loro compiti in modo più efficiente e con meno sforzo fisico. Ciò significa che essi sono in grado di svolgere compiti più complessi e impegnativi, aumentando la qualità del lavoro svolto e riducendo i tempi di fermo.

Infine, l'adozione di pratiche ergonomiche può migliorare la reputazione dell'azienda. Quando le aziende si impegnano per la salute e il benessere dei propri lavoratori, dimostrano una responsabilità sociale e una cultura aziendale improntata alla sicurezza e alla salute dei propri dipendenti. Ciò può aumentare la fiducia dei dipendenti nell'azienda e migliorare la percezione dell'azienda da parte dei clienti e del pubblico.

Non ignorare l'ergonomia nella tua organizzazione, potrebbe costarti caro!